Grande successo per l’evento tenutosi domenica scorsa, 2 dicembre, a Belmonte Calabro sulla riscoperta e rivalutazione del vitigno Marcigliano.
Un convegno che ha mostrato quanto gli amanti del vino e dei vitigni della zona costiera dell’alto tirreno, tengano a riscoprire le proprie radici socio-culturali ed organolettiche. La splendida cornice dell’Associazione Belmonte Viva, situata nel centro storico dello stesso Belmonte Calabro, è stata testimone dell’ incontro tra le più antiche e classiche tradizioni calabresi e le nuove tecnologie; un connubio che sempre di più diviene fondamentale per ottenere un prodotto quanto più possibile perfetto, ma senza mai dimenticare la storia dei vitigni e il rispetto di tutte quelle tradizioni che individuano i trucchi vincenti per gustare e creare un vino di qualità e dai sapori divini.
Ad aprire la serata è stato colui che ha organizzato e promosso il convegno: l’agrotecnico e sommelier Gennarino Magnone. Nel suo intervento preliminare, Magnone ha mostrato quelli che sono i punti di forza e le opportunità che il vitigno Marcigliano è in grado di offrire ai nostri territori, mettendone in evidenza le qualità e le proprietà.
Dopo l’agrotecnico è stato il turno della dott.ssa Saveria Sesto, dell’Ass. L’albero della Vite. La dott.ssa Sesto ha proseguito il discorso intrattenuto da Magnone, mettendo in evidenza, in modo più tecnico, i dati e le peculiarità che caratterizzano la vite del Marcigliano rispetto agli altri vitigni calabresi.
A concludere l’incontro, infine, è stato Paolo Benvenuto, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Città del Vino. Nel suo intervento il dott. Benvenuto ha fatto un attento report, mettendo in evidenza alcune case history. Un insieme di casi che hanno sottolineato quanto sia importante riscoprire i sapori tipici dei nostri territori.
In ultimo, i partecipanti alla serata hanno potuto degustare dei campioni di vino offerti dai viticoltori locali.
Insomma un incontro, questo di Belmonte Calabro, che non solo ha sancito un importante passo in avanti per tutti i viticoltori e per gli amanti dei vitigni autoctoni calabresi, ma che ha anche visto siglarsi l’impegno fra i partecipanti di riscoprire il vitigno Marcigliano.