Il gelo e le piogge torrenziali colpiscono ogni anno anche una regione dal clima mite e mediterraneo come la Calabria. A subire i danni peggiori sono gli agricoltori che, a causa delle avverse condizioni atmosferiche, sono costretti a rinunciare a parte del raccolto con annesse gravi perdite economiche.
Cos’è il tessuto non tessuto?
Ci sono, però, degli strumenti che possono aiutare sia i professionisti che gli hobbysti che possiedono coltivazioni o piante in vaso. Uno dei prodotti più utilizzati per combattere il freddo è il tessuto non tessuto meglio noto con il suo acronimo TNT. Si tratta di un telo costituito da fibre come il polipropilene o il poliestere che, a differenza delle fibre che compongono altri tessuti, sono disposte in maniera del tutto casuale, di qui per l’appunto il nome di “tessuto non non tessuto”.
Questo tipo di materiale viene usato in diversi settori come quello dell’edilizia, dell’industria e dell’abbigliamento medico, ma trova il suo utilizzo principale nel campo dell’agricoltura, dove è uno strumento irrinunciabile per coprire ortaggi e frutta, specie nelle fasi più delicate della vita di una pianta ovvero subito dopo la semina e all’inizio della stagione invernale.
Le caratteristiche
Le caratteristiche del tessuto non tessuto dipendono ovviamente dal tipo di TNT scelto, ma le qualità più importanti sono senza dubbio la resistenza e la capacità isolante da agenti esterni come le nevicate, il gelo, la grandine e le basse temperature. Applicando, infatti, il tessuto non tessuto sopra le coltivazioni, queste ultime riescono a sopportare il freddo: sotto il TNT si viene a creare un microclima favorevole alla crescita e allo sviluppo delle radici delle colture, con una temperatura superiore a 5 gradi e una buona illuminazione. Molti TNT, infatti, sono permeabili ed elastici, il che consente alle colture di ricevere comunque la luce del sole e la giusta dose di acqua.
Quali coltivazioni coprire con il tessuto non tessuto?
Queste caratteristiche rendono il tessuto non tessuto ideale per gli agrumi, ma è molto utilizzato anche per i trapianti precoci di zucchine, cavoli, finocchi, melanzane e pomodori. In alcuni casi grazie alle condizioni climatiche ideali create dal tessuto non tessuto è possibile anticipare il trapianto ed effettuare il raccolto due volte l’anno. Come accennato in precedenza questo telo può essere usato anche nel proprio giardino per proteggere le coltivazioni “fai da te”.
Nelle zone meridionali è possibile applicare il tessuto non tessuto per tutta la durata della stagione invernale perché difficilmente si arriva a temperature troppo rigide o a nevicate talmente copiose da rendere inutile la protezione del TNT.
Il tessuto non tessuto può essere utilizzato anche per proteggere le piante dalle temperature elevate durante l’estate e per difenderle dall’attacco di insetti e uccelli. Per quanto riguarda, infine, la durabilità dei TNT, quelli più resistenti possono essere ri-usati l’inverno successivo, mentre quelli più sottili devono essere cambiati ogni quattro settimane circa.
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