Finalmente le temperature si sono abbassate e le uve possono essere finalmente trasformate nel nuovo vino. Che si sia dei semplici appassionati, oppure, dei produttori di vino, uno dei problemi più discussi e importanti resta la conservazione del prezioso liquido, estratto con lavoro e passione. La temperatura è una delle variabili che maggiormente incide sulla buona riuscita del vino, assieme alla qualità delle botti e al tasso di umidità e stabilità delle condizioni che riesce a garantire il luogo (cantina) in cui lo lasceremo riposare.
Prima cosa da evitare è di conservare il nostro vino, anche quando è già in bottiglia, in un ambiente umido poiché c’è il serio rischio che vi sia una proliferazione delle muffe. Il luogo in cui teniamo le bottiglie deve perciò essere areato e mantenere un tasso di umidità piuttosto basso, per controllare questo potremmo attrezzarci con una piccola stazione in grado di tenere sotto controllo l’umidità e segnalarci eventuali sbalzi cui porre rimedio.
Le bottiglie vanno conservate adagiate in posizione orizzontale, in modo che il vino bagni interamente il tappo, sempre per preservarlo da eventuali aggressioni da parte delle muffe e nel caso di lunghe conservazioni con tappo in sughero che il tappo si secchi troppo. Ovviamente, l’illuminazione deve essere il più possibile pari a zero e preferiamo sempre le bottiglie di colore scuro che riducono la penetrazione della luce, che potrebbe alterare il sapore del vino.
Piccoli accorgimenti, che con il giusto supporto tecnologico (bastano davvero pochi euro) possono fare in modo che il nostro vino abbia una buona qualità e riesca a sorprendere amici o clienti con il suo colore prima, conquistandoli infine con un sapore pieno e corposo.